DISTURBI DELL’ORGASMO FEMMINILE
L’orgasmo femminile è definito, a livello fisiologico, come un riflesso che si genera principalmente dalla stimolazione dei nervi sensoriali localizzati nel clitoride, ma anche tramite impulsi provenienti da altre aree, tra cui l’accesso vaginale e i capezzoli. Tale riflesso è caratterizzato da contrazioni ritmiche dell’utero, della vagina e dello sfintere rettale, da ipertonia muscolare generalizzata, da contrazioni dei muscoli addominali e dei glutei.n tempo tale disfunzione veniva chiamata frigidità, tuttavia tale termine è stato abbandonato perché non scientifico e in un certo senso dispregiativo La parola “orgasmo” è presente in tutte le culture, con nomi differenti a seconda della cultura di riferimento: climax o orgasm in inglese, ssukunin urdu, trupti in tamil, orgazam in serbocroato, orgazmus in slovacco, ecc. A livello soggettivo le sensazioni solitamente riferite durante l’orgasmo femminile comprendono descrizioni come “raggiungere l’acme”, provare l’accumularsi di una tensione e quindi liberarla, un senso di contrazione nell’area genitale e/o un periodo di elevata eccitazione seguita da un improvviso sollievo e rilassamento. L’orgasmo è raggiunto infatti al culmine dell’eccitazione e mette fine alla reazione sessuale, spegnendo momentaneamente il desiderio.
Secondo uno studio storico (Master e Johnson, 1966) LE fasi di risposta risultano essere quattro e presuppongono:
1. Eccitazione: questa è la fase in cui ci si sente attratti da un’altra persona. Poiché è caratterizzata dalla presenza del desiderio, può derivare d stimoli sessuali fisici o psicologici, cioè rappresentati da idee o ricordi di incontri sessuali passati
Nel corpo della donna e dell’uomo, in queste fasi, si verificano dei cambiamenti fisiologici che li permettono di appagare lo stimolo sessuale: la vagina nella donna e i corpi cavernosi del pene nell’uomo, vengono irrorate da un consistente afflusso di sangue.
2. Plateau: nella fase successiva la stimolazione, vediamo come il livello di eccitazione aumenta e insieme a questo anche il respiro, la pressione sanguigna e il battito cardiaco. Anche in questa fase si verificano dei cambiamenti fisici nel corpo della donna e dell’uomo, affinché siano pronti per il rapporto. Nella donna, il seno, la vagina, le piccole e grandi labbra aumentano di volume, come anche l’utero e il clitoride si elevano e le ghiandole di Bartolini rilasciano piccole quantità di fluido nella regione dell’apertura vaginale.
3. Orgasmo: in questa fase è liberata tutta la tensione sessuale accumulatasi precedentemente: questo risulta essere il momento di massimo piacere sessuale. In questa fase la pressione sanguigna, il battito cardiaco e la velocità respiratoria raggiungono il loro apice: nella donna l’utero si contrae, così come anche la vagina e lo sfintere anale, gli addominali ed i glutei. Nell’uomo invece l’orgasmo sembra essere caratterizzato da una serie di contrazioni involontarie e ritmiche dei dotti genitali e del pene stesso che fanno scattare il riflesso che porta ad eiaculare.
4. Risoluzione: questa è la fase successiva all’orgasmo, fase in cui il corpo della donna ritorna a uno stato di rilassamento e le funzioni organiche ad uno stato di normalità. Se la donna quindi risulta disponibile fin da subito nell’uomo ciò è possibile dopo avere superato un periodo di latenza che permetta che creazione del liquido seminale.
Quindi si può affermare che la caratteristica fondamentale del disturbo dell’orgasmo femminile è un persistente o ricorrente ritardo, o assenza, dell’orgasmo (anorgasmia) dopo una fase normale di eccitazione sessuale, dovuta ad un’ inibizione specifica della componente orgasmica della reazione sessuale.
La donna soffre di disfunzione orgasmica primaria ; se non ha mai sperimentato un orgasmo (anorgasmia primaria)
La donna soffre di disfunzione orgasmica secondaria; se il disturbo si è sviluppato dopo un periodo durante il quale la donna raggiungeva l’orgasmo normalmente
Tale disfunzione può essere;
Assoluta; la donna non è in grado di raggiungere l’orgasmo né coitale né clitorideo in nessuna circostanza
Situazionale; la donna potrà raggiungere un orgasmo, ma solo in circostanze particolari e/o con particolari tipi di stimolazione non coitale
Chi soffre di disfunzione orgasmica (ex frigidità) ha, generalmente, una normale spinta sessuale, una normale lubrificazione, prova piacere nei preliminari sessuali e la penetrazione è connotata da sensazioni erotiche gradevoli, anche se insufficienti a far scattare il riflesso.
Un recente studio della Rutger University ha evidenziato effetti positivi dell’orgasmo, appena si è svegli
• un abbassamento dei livelli di cortisolo
• la produzione di ossitocina
• un abbassamento dello stress
• una sensazione di benessere
• funzione di antidolorifico, poiché sembra riuscire ad alterare la percezione del dolore, forse perché il piacere sessuale riesce a stimolare le aree cerebrali legate al dolore.
Concludendo si può affermare che le donne che riferiscono di non sapere se hanno mai raggiunto un orgasmo, non l’hanno certamente mai raggiunto e soffrono della cosiddetta anorgasmia
Cause del disturbo dell’orgasmo Femminile
Cause mediche e farmacologiche
Il disturbo dell’orgasmo può essere secondario a:
• malattie endocrine: Malattia di Addison (insufficienza surrenale);
• malattie dell’ipofisi: ipopituitarismo;
• transezione completa del midollo spinale (pazienti paraplegici e tetraplegici);
• antidepressivi MAOIs (Inibitori delle Monoamine-Ossidasi): Parmodalin (Tranilcipromina), Nardil (Fenelzina);
• antidepressivi triciclici: Anafranil (Clomipramina), Tofranil (Imipramina), Trittico (Trazodone), Laroxil (Amitritiptilina );
• antidepressivi SSRI (Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina): Eutimil (Paroxetina), Seroxat (Paroxetina), Sereupin (Paroxetina), Daparox (Paroxetina);
• neurolettici tipici: Largactil (Clorpromazina), Prozin (Clorpromazina), Talofen (Promazina);
• anfetamine e cocaina.
Cause psicologiche
• traumi sessuali pregressi: abuso sessuale e/o fisico, aborto
• Convinzioni che rendono difficoltoso il rapporto con il proprio corpo, con la propria sessualità e con il sesso in generale
• Informazione sessuale inadeguata: aspettative erronee o negative riguardo al rapporto sessuale
• Timore di perdere il controllo: la paura di dire o fare qualcosa di sconveniente e/o di lasciarsi andare durante i rapporti sessuali non favorisce il rilassamento e lo stato di abbandono necessario per sperimentare l’orgasmo
• Scarsa conoscenza della propria sessualità e del proprio corpo: assenza di una storia di masturbazione, ecc.
• Difficoltà verso le novità: alcune donne, in presenza di partner nuovi, presentano un’iniziale incapacità di lasciarsi andare
• Ansia da prestazione: la donna insegue continuamente l’orgasmo come dimostrazione di normalità, di amore per il partner, ecc. così che l’ansia finisce per inibire l’orgasmo e mantenere il disturbo
• depressione, ansia
Fattori ambientali e relazionali
• l’ignoranza o le restrizioni culturali e religiose;
• l’inesperienza, associate a disturbi sessuali del partner maschile;
• un’educazione repressiva nei confronti del sesso;
• la morale molto rigida;
• conflitti di coppia;
• l’insoddisfazione coniugale;
• scarsa comunicazione tra i due partner sui desideri sessuali;
• inadeguata stimolazione da parte del partner.
Il sintomo principale, ovviamente, è l’incapacità di raggiungere l’orgasmo durante una stimolazione o un rapporto sessuale (anorgasmia coitale).
Diagnosi del disturbo dell’orgasmo Femminile ; secondo il DSM-5 ( Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fifth Edition ) si può diagnosticare tale disturbo se i pazienti manifestano
A persistente o ricorrente ritardo,o assenza, dell’orgasmo dopo una fase di eccitazione sessuale normale. Le donne mostrano un’ampia variabilità nel tipo o nell’intensità della stimolazione che induce l’orgasmo. La diagnosi di disturbo dell’orgasmo femminile dovrebbe basarsi sulla valutazione del clinico che la capacità di orgasmo della donna sia minore di quanto ci si aspetterebbe per età, esperienza sessuale, e adeguatezza della stimolazione sessaule ricevuta
B L’anomalia causa notevole disagio o difficoltà interpersonali
C La disfunzione dell’orgasmo non è meglio giustificata da un altro disturbo di asse I e non è dovuto esclusivamente agli effetti fisiologici diretti di una sostanza o a una condizione medica generale.