DISTURBO DI DISFORIA DI GENERE
L’identità di genere è uno dei fattori psicosessuali che insieme con l’identità sessuale, l’orientamento sessuale ed il comportamento sessuale, vanno a costituire, nel contesto generale della personalità, la sessualità dell’individuo. L’identità di genere è la sensazione soggettiva e profondamente radicata che ognuno ha di essere uomo o di essere donna e che generalmente corrisponde al sesso biologico della persona. La disforia di genere in precedenza chiamato disturbo dell’identità di genere indica quella condizione per cui un individuo non si identifica con il proprio sesso biologico, ma con quell’opposto. Infatti, l’identità di genere è la percezione individuale di appartenere a un sesso piuttosto che a un altro. La persona con disforia di genere vive una completa disarmonia tra gli aspetti biologici e l’identità di genere, con la costante consapevolezza di appartenere al genere opposto e di essere imprigionato in un corpo che non lo rappresenta. Questo disturbo trova caratteristicamente il proprio esordio fin dall’infanzia, manifestandosi con un disgusto per i propri caratteri sessuali distintivi ed il cui esito possibile, in età adulta, è il transessualismo, in cui vi è una attribuzione chirurgica di sesso. Per diagnosticare un disturbo dell’identità di genere, è necessaria, la presenza di una sofferenza significativa o di una compromissione evidente nell’area di funzionamento sociale, professionale o in altre aree. La disforia di genere è una condizione che si presenta con malessere e disagio profondo nei confronti delle caratteristiche sessuate del proprio corpo, sentito come estraneo, lo stesso senso di estraneità viene provato per i comportamenti e gli atteggiamenti che sono tipici del proprio sesso, all’interno del quale il soggetto non si riconosce. Riferendosi alla Disforia di genere, anziché al Disturbo dell’Identità di Genere, si punta finalmente l’attenzione più al disagio affettivo e cognitivo provato in relazione al genere assegnato e inoltre ci si concentra sulla disforia come problema clinico e non sull’identità in sé. Come accennato, la diagnosi di Disforia di genere interessa gli individui che mostrano una marcata incongruenza tra il genere che è stato loro assegnato alla nascita e il genere da loro esperito e deve esserci evidenza di una sofferenza legata a questa discrepanza. La Disforia di genere può riguardare sia i soggetti di sesso femminile (female to male, FtM) che quelli di sesso maschile (male to female, MtF); risulta comunque più frequente nella forma MtF.
Problematiche psicologiche associate alla Disforia di Genere
Opinione condivisa e di fondamentale importanza è quella di tentare di ridurre il disagio indotto dalla disforia di genere a causa delle problematiche psicologiche associate a questa condizione.
Tali aspetti, particolarmente presenti durante l’età evolutiva, riguardano:
• Ansia
• Depressione
• Disturbi alimetari, causati principalmente dal tentativo di controllare lo sviluppo del proprio corpo durante la pubertà e limitare i cambiamenti tipici di una maggiore “caratterizzazione sessuale” corporea
• Autolesionismo
• Ideazioni suicidarie (presente fino al 60% delle situazioni).
È stato dimostrato che, prima si interviene per garantire sostegno e comprensione ai ragazzi che presentano queste condizioni, minori sono i rischi per la loro salute e per il benessere psicofisico.
I professionisti della salute mentale, in base al loro orientamento teorico, possono usare diversi approcci terapeutici, con lo scopo di accompagnare la persona nell’esplorazione della propria identità, così da garantirle uno stile di vita stabile a lungo termine con probabilità realistiche di successo nelle relazioni interpersonali, nel lavoro e nell’espressione stessa dell’identità di genere (Dèttore, 2005).
Diagnosi del disturbo di Disforia di Genere diagnosi in tutte le età
La disforia di genere si esprime in modo diverso in diverse fasce di età. Ma per la diagnosi di disforia di genere nei gruppi di tutte le età, i criteri DSM-5 richiedono la presenza di entrambe le seguenti manifestazioni sintomatiche:
• Incongruità marcata tra sesso di nascita e identità di genere percepita (identificazione con il genere opposto), che è stata presente per ≥ 6 mesi
• Disagio clinicamente significativo o compromissione funzionale risultanti da questa incongruenza
Diagnosi nei bambini
In aggiunta alle caratteristiche richieste per tutte le età, i bambini devono avere ≥ 6 dei seguenti:
• Un forte desiderio di appartenere o l’urgenza di essere dell’altro genere (o qualche altro genere)
• Una forte preferenza nel vestirsi con abiti tipici del sesso opposto e, nelle ragazze, resistenza all’utilizzo di abbigliamento tipicamente femminile
• Una forte preferenza per lo scambio di ruoli sessuali quando si gioca
• Una forte preferenza per giocattoli, giochi e attività tipiche dell’altro genere
• Una forte preferenza per compagni di gioco di altro genere
• Un forte rifiuto di giocattoli, giochi e attività tipiche del genere che corrisponde al sesso di nascita
• Una forte avversione verso la loro anatomia
• Un forte desiderio nei confronti delle caratteristiche sessuali primarie e/o secondarie che corrispondono all’identità di genere percepita
Diagnosi in adolescenti e adulti
In aggiunta alle caratteristiche richieste per tutte le età, adolescenti e adulti devono avere ≥ 1 dei seguenti:
• Un forte desiderio di liberarsi (o per i giovani adolescenti, prevenire lo sviluppo) delle loro caratteristiche sessuali primarie e/o secondarie
• Un forte desiderio per le caratteristiche sessuali primarie e/o secondarie che corrispondono al genere percepito
• Un forte desiderio di appartenere all’altro genere (o qualche altro genere)
• Un forte desiderio di essere considerati come appartenenti a un altro genere
• Una forte convinzione di avere i sentimenti e le reazioni tipiche di un altro genere